Dieci candeline per dieci anni di partnership e amicizia.
Lo scorso 5 settembre abbiamo ricevuto, come ogni anno, la visita dei nostri referenti di Exandal USA Corporation. L’azienda è leader mondiale nella produzione della tara, un importante tannino vegetale ricavato dai frutti di un albero simile all’acacia che cresce in Perù. Una realtà riconosciuta a livello mondiale che Figli di Guido Lapi rappresenta in Italia dal 2013.
Assieme a Andrea Alvaro, Vice-President of Global Sales, abbiamo conosciuto anche la nuova responsabile commerciale globale Ana Campos. Dopo un intenso incontro di lavoro, in cui è stato fatto il punto sulla situazione di mercato, abbiamo avuto il piacere di condividere con i nostri partner un’approfondita visita di Piazza dei Miracoli a Pisa.
E con grande piacere abbiamo spento insieme la candelina dei nostri primi dieci anni di collaborazione.
Una piccola “rivoluzione” nella Scuola Media di Castelfranco di Sotto.
Figli di Guido Lapi, Toscolapi e FGL International confermano il loro impegno nel sostenere i giovani e i progetti formativi che fanno crescere e sviluppare il territorio. Le tre aziende Lapi Group hanno contribuito al finanziamento dell’ambizioso Progetto DADA adottato dall’Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci di Castelfranco di Sotto, comune dove le tre realtà hanno sede.
Di cosa si tratta? La metodologia DADA, che prenderà campo da quest’anno scolastico nella Scuola Secondaria di Primo Grado di Piazza Mazzini, prevede che ogni insegnante abbia la sua aula e che siano gli studenti a spostarsi secondo la lezione che devono seguire. Un sistema che rende i ragazzi e le ragazze più autonomi e favorisce una didattica più dinamica e collaborativa.
Parte integrante di questa piccola rivoluzione del sistema d’insegnamento è l’ambiente scolastico in cui studenti e insegnati vivono. La scuola si è infatti trasformata in questo senso: corridoi colorati in base alle varie aree (linguistica, scientifica, artistica, ecc.), aule personalizzate secondo la materia, spazi laboratoriali valorizzati. In questo complesso di interventi, Toscolapi e Figli di Guido hanno contributo all’acquisto degli armadietti dove ogni studente potrà custodire le sue cose, lo zaino, i libri, il materiale occorrente per la didattica. In pieno stile di stampo americano. Mentre FGL International ha sostenuto l’acquisto di camici da laboratorio che potranno essere usati per la sperimentazione scientifica e per l’attività di falegnameria.
Giovedì 7 settembre 2023 le aziende hanno partecipato all’evento inaugurale del progetto “AperiDADA” – Stefano Pinori per Figli di Guido Lapi, Fabrizio Ugolini per FGL International e Sara Marelli per Toscolapi – alla presenza del sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, del dirigente scolastico Sandro Sodini e di altri sponsor. Un’occasione per vedere da vivo come la scuola può cambiare e guardare al futuro grazie al contributo di tutti.
Cos’è il metodo Dada? DADA è l’acronimo di Didattiche per Ambienti di Apprendimento e significa la possibilità di sviluppare tutte le metodologie didattiche in un ambiente di apprendimento che sia funzionale a questo. La caratteristica fondamentale delle scuole DADA è l’applicazione di un nuovo modello organizzativo nel quale l’aula non è più assegnata alla classe ma è gestita dal dipartimento e assegnata ad uno o più insegnanti della stessa disciplina, quindi avremo l’aula di matematica, l’aula di lettere e così via. Questo favorisce l’adozione di modelli didattici funzionali a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti possano divenire attori principali nella costruzione dei loro saperi.
Si tratta di ambienti flessibili, colorati, piacevoli, in cui si possono fare esperienze di apprendimento mediante l’utilizzo anche di ambienti esterni, in quella che viene definita l’outdoor education, che amplia l’apprendimento agli aspetti sensoriali ed esperienziali. Uno degli elementi particolari è l’Orto Didattico, che permette di studiare in modo trasversale e contemporaneamente diverse materie.
La gita estiva della Figli di Guido Lapi è ormai diventata una tradizione. Un’occasione per stare insieme, scoprire posti nuovi e provare esperienze che ci uniscono sempre di più. Dopo il promontorio di Portofino e Camogli, il tour dei Fossi in barca a Livorno, dopo l’Argentario, dopo l’avventura al Canyon Park sul fiume Lima… dove potevamo andare quest’anno? In azienda abbiamo uno spiccato talento per la poesia (e non solo quella della concia al vegetale, sono famose le rime scherzose e pungenti che i nostri esperti Tiziana e Luca producono in ogni occasione festosa). Abbiamo voluto quindi celebrare questa passione per la scrittura facendo la nostra gita nel “Golfo dei Poeti”.
Da La Spezia a Portovenere in barca, poi in tour attorno alle isole del Golfo sempre in barca (Palmaria, Tino e Tinetto) e infine un bel bagno e immancabili tuffi alla batteria Carlo Alberto, proprio davanti alla chiesa di San Pietro, con la visione più iconica e scenografica di Portovenere. E in tutto questo non poteva mancare il giusto momento di relax… Un gran finale è stato infatti quello con le gambe sotto il tavolino, gustando tutti insieme le specialità liguri.
Un’assolata giornata insieme: Figli di Guido Lapi, da oggi anche naturalmente poeti!
Dal 12 al 19 giugno Francesco Lapi, Vicepresidente Lapi Group, e Stefano Pinori, direttore Figli di Guido Lapi, hanno fatto visita in Argentina a Unitan, lo storico produttore di estratti di Quebracho, che l’azienda rappresenta in Italia da sempre (i primi rapporti con i “progenitori” dell’attuale società risalgono addirittura agli anni ‘30 del secolo scorso, dunque ancor prima della fondazione di Figli nel 1951). In altre parole per Figli di Guido Lapi Unitan è molto più di un semplice fornitore rappresentato, è come si dice un vero e proprio “asset”.
La visita è servita per scoprire alcuni aspetti della produzione del quebracho ancora inediti. Per prima cosa, la sostenibilità su cui è improntata tutta l’attività di Unitan: la nuovissima centrale termica a biomasse (un impianto di cogenerazione) sfrutta il “cippato” di legno di Quebracho che rimane dopo l’estrazione del tannino per produrre tutta l’energia e il vapore necessari in impianto e immette il surplus nella rete elettrica nazionale argentina. E le imponenti coltivazioni di Quebracho (le cui piantine provengono dagli stessi vivai di Unitan), impiantate ormai a partire da trent’anni fa e che ogni anno aumentano. Si tratta di alberi veri e che continuano a crescere, quelli più anziani saranno a breve già idonei per la produzione.
Questa è stata una vera e propria scommessa di Unitan, perché la letteratura scientifica non riportava all’epoca nulla sulla possibilità di piantare giovani esemplari di quebracho in campo aperto ottenuti da semi in vivaio, e men che meno a partire dai semi, per far crescere nuovi alberi che fossero un giorno utilizzabili nuovamente. “Li abbiamo visti, toccati e ci abbiamo camminato in mezzo: un vero bosco, enorme – commentano i visitatori -. E altri stanno continuando a crescere in diversi siti su due province”. L’attività di silvicoltura e la centrale di cogenerazione, che hanno già reso Unitan “carbon neutral”, permetteranno l’anno prossimo di certificare lo stato di “carbon negative”, cioè Unitan con la sua attività “sequestra” dall’atmosfera e trasforma in ossigeno più anidride carbonica di quanta ne immette con la sua attività di produzione degli estratti, dunque lavora esattamente come una foresta.
Durante la visita al sito di Puerto Tirol (provincia del Chaco, 1100 km a nord di Buenos Aires), assieme al presidente Ariel Lopez Mato e al responsabile Commerciale Roberto Wittner, Lapi e Pinori sono stati guidati dall’affiatato e giovane team che presiede e coordina le diverse attività: le responsabili Paola Gabriela Bellucci (servizio qualità Unitan), Johanna Obregon (impianto di cogenerazione), Anahi Uferer (trattamento acque in/out), Macarena Mateo (laboratorio) e i loro colleghi Josè Sclippa (responsabile produzione), Marcello Larrea (manutenzione), Rosario Benitez (ambiente), Herman Delon (vivai), Josè Otaran (piantagioni) e Gustavo Ferrer (comunicazione Unitan). A loro e alle loro squadre il nostro grazie per averci fatto conoscere ed affezionare ancora di più a una delle colonne portanti della nostra società e dell’intero gruppo.
Mercoledì 17 maggio abbiamo incontrato e spiegato la nostra attività a ragazzi e ragazze di una classe quarta dell’Istituto Tecnico Carlo Cattaneo di San Miniato – indirizzo Chimico Conciario.
Gli studenti e studentesse hanno visitato la Conceria Gi.Elle.Emme di Ponte A Egola nell’ambito dell’iniziativa Fabbriche Aperte 2023 alla quale il Gruppo Lapi partecipa da anni in collaborazione con Federchimica.
Nel corso del tour in azienda alla scoperta del tradizionale metodo di concia lenta in vasca, Stefano Pinori ha illustrato le proprietà dei tannini naturali, facendo “assaggiare” ai presenti le diverse tipologie che commercializziamo. Un incontro interessante che ha incuriosito e divertito la comitiva. Una bella occasione, che rinnoviamo con piacere, per raccontare il nostro mondo.
Quest’anno, dopo tre anni di interruzione a causa dell’emergenza Covid, le aziende del Gruppo Lapi sono tornate ad ospitare le visite formative nell’ambito del progetto “Fabbriche Aperte 2023”. L’iniziativa è partita a febbraio dall’azienda di prodotti chimici FGL International di Castelfranco di Sotto e con le visite di maggio in Toscolapi, Lapi Gelatine e Conceria Gi.Elle.Emme ha coinvolto in tutto circa 140 studenti e studentesse.
Il progetto, lanciato per la prima volta da Confindustria attraverso la rete delle associazioni territoriali e di settore per promuovere la cultura d’impresa nella società, è stata sposata da Lapi Group nel 2011 insieme a Federchimica, portandolo avanti ogni anno grazie al coordinamento organizzativo del Progetto Giovani di Lapi Group, ramo della holding dedicato alle attività di formazione, impegno sociale e sviluppo sul territorio.
“Siamo molto felici di tornare a ospitare studenti nelle nostre aziende – ha commentato Francesco Lapi, responsabile del Progetto Giovani di Lapi Group -. Questa è una preziosa occasione per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, per conoscere dal vivo le realtà aziendali presenti sul territorio”. “Quest’anno abbiamo rinnovato la nostra partecipazione al progetto formativo con una nuova organizzazione, studiata per far incrociare, in modo quanto più utile ed efficace, il percorso formativo degli studenti con le visite in azienda. Dalla risposta degli stessi studenti, dal loro interesse ed entusiasmo, abbiamo già ottenuto la prima conferma positiva sull’esito dell’iniziativa”.
Lo scorso 18 aprile insieme a Jurij Bartolucci, agente commerciale della Toscolapi, Stefano Pinori della Figli di Guido Lapi è stato in visita allo stabilimento di Juncà Gelatines a Banyoles (Spagna).
La storica industria catalana di gelatine alimentari Juncà è stata acquisita da Lapi Gelatine, parte del Gruppo Lapi, a fine 2021. Accolti dal General Manager Fabio Da Lozzo e dal suo staff, è stato molto interessante e stimolante entrare nel vivo della produzione di questi importanti ingredienti alimentari. La gelatina, sia quella a vari gradi di potere gelificante, sia quella idrolizzata (collagene), è un importante ingrediente per svariate preparazioni alimentari, dalle caramelle gommose a insaccati vari e salumi, dalle preparazioni lattiero casearie all’enologia e alle bevande energetiche, oltre ad essere un imprescindibile componente per la realizzazione di capsule per l’industria farmaceutica.
La Figli di Guido esprime un ringraziamento agli amici di Juncà: a Oriol Carbò Bosch, che con competenza ha fatto da tutor nella visita all’interno dello stabilimento, dal ricevimento della materia prima fino al confezionamento e ai controlli di laboratorio. Un grazie a Ciprian Virgil Fotin che potuto mostrare l’efficienza della filtrazione in stabilimento. E un grazie a Natalia Llinas Cortinas, Hassana Houmami Chaibi e Sergi Camara Valenciano dell’ufficio commerciale, che supportano ordini sempre urgenti.
Figli di Guido Lapi e Toscolapi collaborano insieme per la valorizzazione e commercializzazione in Italia delle gelatine di Juncà sul mercato enologico. Un nuovo obiettivo da raggiungere insieme.
È tornata, l’8 marzo 2023, quella che ormai è diventata una tradizione per la Figli di Guido Lapi. Da 4 anni infatti l’azienda porta la Mimosa alle donne delle concerie venete e toscane.
Un segno di riconoscenza e rispetto verso le donne e anche verso il pianeta. Un appuntamento importante per ribadire la necessità di promuovere pratiche sostenibili e rispettose.
La mimosa è conosciuta maggiormente come il fiore simbolo della Festa della Donna, ma è anche la pianta da dove si estrae il tannino naturale più utilizzato per la concia delle pelli.
Da sempre Figli di Guido Lapi distribuisce in Italia gli estratti di mimosa più sostenibili al mondo, che provengono dagli oltre 58.000 ettari di piantagioni che l’azienda sudafricana NTE Ltd. gestisce correttamente senza impoverire le risorse naturali.
“Sono circa 9 milioni gli alberi di mimosa utilizzati ogni anno dal nostro storico fornitore NTE e 15 milioni quelli annualmente piantati. Con un bilancio in positivo di 6 milioni di alberi in più in natura all’anno”, spiega Stefano Pinori alla guida dell’azienda. “Per questo motivo possiamo affermare che la Mimosa della Figli di Guido Lapi è VERDE. E come ogni anno, l’abbiamo portata ad oltre 100 aziende del distretto conciario toscano e veneto”.
La rotazione della piantagione di mimosa è molto rapida, paragonabile a quella dell’albero di pioppo per produrre cellulosa e carta. E l’utilizzo di questa risorsa è fatto in modo rispettoso dell’ambiente e sostenibile: le cooperative di coltivatori in Sud Africa hanno la certificazione FSC o PEFC. Sono protocolli riconosciuti a livello globale, nati per promuovere la corretta gestione delle coltivazioni forestali e garantire che i prodotti che raggiungono il mercato provengano da risorse gestite in modo sostenibile, cioè socialmente giusto, ecologicamente sano ed economicamente sostenibile.
L’albero di mimosa (in botanica acacia mearnsii) è veramente una buona pianta.
Come tutti gli alberi grazie alla fotosintesi fissa (cioè ritrasforma in materiale vegetale) l’anidride carbonica presente nell’atmosfera: una tonnellata di CO2 rimossa per ettaro ogni anno, dunque un contributo piccolo ma tangibile alla riduzione dei gas serra e alla lotta ai cambiamenti climatici. E ci ridà indietro ossigeno. La mimosa è anche azoto fissatrice, cioè trasforma l’azoto naturalmente presente nell’aria in sostanze nutritive che rilascia nel suolo, in pratica “concima” il terreno in cui cresce (come fanno le piante leguminose). Infine non ha bisogno di irrigazione, è sufficiente quella naturale apportata dalle piogge.
“Oggi al simbolo della mimosa come segno di riconoscenza e attenzione verso le donne, per l’8 marzo, si aggiunge un altro concetto importante: la mimosa è sostenibile”, ribadiscono dall’azienda.
Siamo molto lieti di annunciare che l’azienda Exandal, nostro storico fornitore di Tara che rappresentiamo in esclusiva in Italia da dieci anni, si è guadagnata ancora una volta la posizione di più grande produttore ed esportatore di gomma di tara e polvere di tara nel mondo nel 2022.
Verificate le statistiche annuali sulle esportazioni peruviane dello scorso anno, l’azienda ha rinnovato questo primato a livello internazionale.
Festeggiamo insieme ad Exandal questo prestigioso traguardo, che è il logico riconoscimento da parte del mercato per la qualità ed eccellenza sia dei prodotti che dei servizi che Exandal garantisce. Un risultato raggiunto anche attraverso rapporti di lavoro che durano da molti anni, come il nostro, e sono frutto della fiducia guadagnata negli anni.
Siamo orgogliosi di essere gli agenti Exandal in Italia, il volto di questa prestigiosa Società nel mercato italiano, e non vediamo l’ora di rafforzare sempre di più la nostra collaborazione in futuro.
Grazie al successo e agli ottimi risultati raggiunti, Exandal ha aperto e gestisce da anni la fondazione di beneficenza “Happy Little Faces“, che offre gratuitamente asili nido, istruzione e pranzi ai bambini delle comunità più bisognose a Lima, in Perù.
Acquistando i prodotti Exandal ogni cliente ha dato indirettamente il proprio sostegno anche a questa iniziativa.
Cuoio di Toscana ha inaugurato con un evento speciale, in occasione di Pitti Uomo 103, un nuovo spazio a Palazzo Strozzi, per toccare con mano tutto il lifestyle del Consorzio conciario e il mondo del cuoio. Il locale Strozzi Bristrot , rinnovato negli arredi, rimarrà aperto anche dopo il salone fiorentino.
Un luogo inedito in cui il cuoio a concia lenta al vegetale con una finitura speciale anti-macchia ed anti-graffio, ha preso vita tra le pareti, il bancone e i tavoli, sorprendendo per la sua bellezza e duttilità.
Nella serata inaugurale gli ospiti hanno potuto partecipare a un percorso volto a coinvolgere i 5 sensi, immergendosi non solo tra le note dei tannini ma anche tra profumi e home fragrance dalle note ricercate. Se la co-lab Parfumèide x Cuoio di Toscana ha creato un’indimenticabile experience olfattiva, sono stati numerosi i protagonisti che hanno unito l’universo creativo del Consorzio con il mondo del food & beverage. Dal dj e produttore Marvely, che ha svelato l’inedito Sounds of Cuoio di Toscana, allo chef Cristiano Tomei, che ha preparato uno showcooking con risotto alla mimosa servito su corteccia di castagno, fino agli amari ottenuti da un mix di legni di quebracho, castagno e mimosa nati dal mixologist Tripstillery.
Durante l’evento i partecipanti hanno avuto anche la possibilità di visitare la mostra “Olafur Eliasson: Nel tuo tempo”, in scena a Palazzo Strozzi fino al 22 gennaio.
PER UN ALBERO TAGLIATO, ALTRI 4 MILIONI RIPIANTATI
Figli di Guido Lapi, in collaborazione col suo storico fornitore di tannini di quebracho, la società argentina UNITAN, il 21 novembre celebra la Festa dell’Albero 2022 coinvolgendo i suoi clienti in un progetto sostenibile.
L’azienda toscana coglie l’occasione della giornata internazionale dedicata agli alberi per raccontare l’attività portata avanti insieme a UNITAN in Argentina: un progetto di gestione responsabile del territorio che garantisce la sostenibilità nell’utilizzo della risorsa naturale. Per ogni pianta di quebracho tagliata per l’estrazione del tannino, corrispondono nuove coltivazioni e messe a dimora di nuovi alberi.
Qualche numero? Solo nel 2022 UNITAN ha piantato 4 milioni di alberi tra quebracho ed eucalipto.
E altre 200.000 piantine di quebracho sono pronte per essere messe a dimora ogni anno.
Il progetto di UNITAN è portato avanti nel rispetto delle specie autoctone del proprio paese, insieme ad una diffusione di un messaggio green che passa attraverso il coinvolgimento di istituzioni, comunità locali e la partecipazione dei bambini delle scuole.
Il quebracho è un albero proveniente dall’Argentina caratterizzato da un’elevata presenza di tannini che Figli di Guido Lapi utilizza da sempre per il trattamento e la colorazione di prodotti unici. Un prodotto vegetale che, grazie a questo sistema industriale sostenibile, non priva il pianeta delle sue risorse, ma ne reimmette di nuove e in misura maggiore di quante ne utilizza.
Una “dolce” sorpresa per le concerie
Quest’anno la Figli di Guido Lapi, azienda specializzata in tannini vegetali per l’industria conciaria, ha deciso di raccontare alle concerie le attività virtuose di cui è co-protagonista. Lunedì 21 novembre regala ad oltre 100 aziende conciarie di Toscana e Veneto una confezione a forma di tronchetto contenente un dolce omaggio: tre vasetti di “Dulce de Leche”, la crema spalmabile dolce tipica argentina.
Un dono simbolico che celebra la Festa dell’Albero e, attraverso un QR Code, stimola a conoscere meglio le iniziative intraprese da UNITAN grazie al contributo della Figli di Guido Lapi.
Altre attività green di UNITAN
Ogni anno UNITAN registra un risparmio di emissioni in atmosfera pari a 300.000 tonnellate di CO2.
L’azienda argentina ha scelto di utilizzare energia da fonti rinnovabili, avviando un impianto a biomasse (nel quale è utilizzato il legno detannizzato) con potenza installata di 7 MW.
L’obiettivo di UNITAN entro il 2023 è quello del “Carbon Positive”: vale a dire superare con l’anidride carbonica non immessa in atmosfera (grazie alle piantagioni realizzate) il livello di CO2 immessa durante il processo di lavorazione.
“Questa è la prima edizione della Festa dell’Albero che celebriamo e vorremo far diventare questo giorno un’altra data di riferimento nel calendario della Figli di Guido Lapi, insieme all’8 marzo che già da tempo festeggiamo con la Mimosa- commenta la Figli di Guido Lapi- . È una nuova occasione per parlare alle concerie e celebrare insieme una scelta di concia NATURALMENTE VEGETALE, come piace definirla a noi”.
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